Percorsi storici e sviluppo territoriale. Pagine e sentieri possono diventare occasione di conoscenza dei luoghi attraverso escursioni, visite guidate, eventi culturali.
A me piace viaggiare così: con libri che mi conducono in altri luoghi e in altri tempi, invogliandomi a ricalcare le orme altrui e raggiungere mete inconsuete. Nell’epoca del turismo di prossimità e dell’undertourism,il mio passatempo si è rivelato utile per conoscere meglio la Calabria. Compagni di viaggio sono stati alcuni romanzi storici pubblicati dall’architetto calabrese Sergio Ruggiero per Editore Mannarino.
Ho conosciuto l’autore nel corso della cerimonia conclusiva della 3a Edizione del Premio Letterario Nazionale “Un libro amico per l’inverno” (2013-2014), organizzata dall’Associazione Culturale GueCi con il Patrocinio dell’UNESCO, del Comune di Rende e dell’Accademia di Belle Arti, Lettere e Scienze “M.Angrisani”.

La Giuria dei Critici, della quale ero componente, assegnò il secondo premio a “Nel segno del cuore” di Sergio Ruggiero.
Mesi dopo, questo e altri romanzi storici dello stesso autore, già vincitore in numerosi concorsi letterari nazionali ed internazionali, si ritrovarono sul tavolo dei relatori nell’ambito dell’incontro “I romanzi storici in Calabria” organizzato dall’Associazione culturale “In Dulcedine Societatis” di Rende dietro mio suggerimento.

Nel 2017 valsero a Ruggiero il conferimento del Premio Speciale nella XIX edizione della rassegna Galarte patrocinata da Senato, MiBAC, Comune di Rende.
Anno dopo anno, di libro in libro e di pagina in pagina, Sergio Ruggiero mi ha accompagnata in un percorso che si è snodato a ritroso nel tempo: Amantea nel 1773 … “Nel segno del cuore” con l’intreccio e la contrapposizione di ordini religiosi, ceti sociali, fede e superstizione; Amantea nel 1571 e la battaglia di Lepanto … “Il respiro del mare”; da Amantea a Cosenza e Rende nel 1459 … “L’urlo della libertà”; Amantea e Ajello nel 1200 … “La Rosa di Ajello” con riferimenti all’abate Gioacchino da Fiore, ai Templari, agli Angioini; Amantea nell’870 … “Alle soglie dell’ultimo giorno” sullo sfondo di un’epoca segnata dal primato dei Franchi, dalla decadenza longobarda e dalla presenza dei Saraceni.
Con “L’Urlo della Libertà” ho percorso in prima persona sentieri inesplorati nella geografia dei luoghi e nella geografia dei sentimenti. Più di una volta, al fianco di un giovane protagonista, sono partita da Amantea alla volta di Cosenza, la mia città natia, per poi fare ritorno.
Un itinerario all’apparenza facilmente pianificabile al giorno d’oggi, ma ricco di insidie al tempo di ambientazione del romanzo. Il vecchio tragitto è più rispettoso della conformazione geologica e geomorfologica dell’area da attraversare, tra corsi d’acqua, grotte, valichi, passi. Ho percorso la Via dei Greci volgendo lo sguardo ora alla pagina ora allo schermo del computer, seguendo il tracciato con mappe e viste panoramiche virtuali.
Ad ogni tappa della storia narrata ho conosciuto antichi toponimi che suggerivano approfondimenti e invogliavano a ricercare etimologie al fine di identificare il corrispondente nuovo toponimo: mi sono ritrovata, così, a vagare nelle varie epoche storiche di una terra dalle molteplici stratificazioni linguistiche, culturali, religiose.
Percorsi storici e sviluppo territoriale, dicevo. Le strategie e le azioni di Marketing territoriale, la comunicazione del “brand-territorio”, la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale, possono trovare linfa vitale nelle pagine dei romanzi storici.
Sei interessato alla valorizzazione dei luoghi? Leggi anche Eventi culturali e sviluppo territoriale e Poesia e sviluppo territoriale.
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