Eventi culturali e sviluppo territoriale: occasione di valorizzazione sia per i protagonisti sia per i luoghi. Riordinando l’archivio, ho ritrovato la recensione “Iubilæum Figurarum come evento culturale” redatta nel 2018 per un catalogo artistico, riguardante un evento culturale che ha trovato felice prosecuzione nel corso degli anni e in differenti luoghi. Puoi leggerla qui di seguito.
Iubilæum Figurarum: da ieratico titolo di una mostra d’arte itinerante ad affermato nome di un vero e proprio evento culturale capace di catalizzare l’attenzione del pubblico e di divulgare sotto forma di tavole acquerellate la storia di San Francesco di Paola.
L’ideatore e autore, maestro Giacomo Vercillo, non ha lesinato impegno nel curare i dettagli dell’evento che da anni sottolinea il vincolo di devozione al santo calabrese attraverso la realizzazione di un prodotto culturale di elevata qualità, fruibile da un pubblico vasto e variegato per età, ceto sociale, grado di istruzione.
In primo luogo risalta la suggestività delle scene riprodotte sulle tavole acquerellate con il ricorso a una tecnica peculiare che dona loro una speciale patina del tempo facilmente riscontrabile in affreschi datati e capace di trasportare lontano nello spazio e nel tempo l’osservatore che, al contempo, ritrova la propria più intima dimensione spirituale.
L’incontro tra le interpretazioni dell’artista e il pubblico eleva il prodotto artistico al rango di atto sociale inteso come un’esperienza cognitiva alla quale gli elementi collaterali aggiungono carattere di intrattenimento e di ludicità.
In secondo luogo Iubilæum Figurarum si prospetta come esperienza in quanto prodotto culturale strutturato in tre dimensioni: referenziale, contraddistinta dalla familiarità dell’osservatore con le opere in base al retroterra culturale; tecnica, in relazione alla modalità di rappresentazione del lavoro; circostanziale, legata a stratagemmi collaterali adoperati durante l’interazione tra tavole acquerellate e fruitore al fine di incidere nella memoria di quest’ultimo una minima eppure indelebile traccia dell’evento.

Il maestro Vercillo ha dimostrato di volta in volta grande abilità nel predisporre stimolanti attività collaterali tese a coinvolgere emotivamente il pubblico in vere e proprie occasioni di apprendimento attivo: esposizione di reliquie di San Francesco di Paola, testimonianze di fede, relazioni sul Taumaturgo e sul relativo culto, nebulizzazione in sala di essenze care al Santo, presentazione e degustazione di piatti tipici della cucina “povera” calabrese ai tempi del Santo Patrono della Calabria.
Iubilæum Figurarum, dunque, attiva in ogni tappa dell’itinerario un processo osmotico tra i dipinti e le persone presenti; inoltre, fornendo considerevoli spunti per lo sviluppo culturale e turistico dell’intero territorio, agisce da elemento propulsore della crescita individuale e collettiva.
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